Circolare di Studio n. 5 del 4 febbraio 2025

Sintesi delle principali novità fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2025.

 

Gentile cliente,

come di consueto trasmettiamo una sintesi delle principali novità fiscali introdotte con la Legge di Bilancio per l’anno 2025 . Segnaliamo l’introduzione dell’obbligo di pagamento delle spese di trasferta con strumenti tracciabili, oltre a quello, in capo agli amministratori di società, di dotarsi di indirizzo PEC.


   

Indice argomenti

Interventi IRPEF e altre misure sui redditi

Interventi di recupero edilizio – detrazioni

Bonus mobili – detrazione

Rivalutazione del valore di terreni e partecipazioni

Rivalutazione e tassazione delle cripto-attività

IRES premiale al 20% per utili reinvestiti

Assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazione in società semplice

Estromissione agevolata di immobili

Tracciabilità spese di trasferta e rappresentanza

Crediti d’imposta per investimenti 4.0 e 5.0

Rifinanziamento Legge Sabatini

Riduzione contributi INPS per neo iscritti

Nuovi requisiti NASPI

Obbligo PEC per amministratori

del 1.5.2023 - Modalità di erogazione

Fringe benefit – incremento

Auto in uso promiscuo ai dipendenti

Modifiche al regime forfettario

Appalti nel settore della logistica – reverse charge

Organi di controllo e tetto di spesa in presenza di contributi pubblici



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Interventi IRPEF e altre misure sui redditi    


Sono previste alcune misure finalizzate alla riduzione della pressione fiscale.

Dal 2025 gli scaglioni IRPEF passano da quattro a tre con applicazione delle seguenti aliquote:

-    23% per redditi fino a 28.000 euro;

-    35% per redditi tra 28.001 e 50.000 euro;

-    43% per redditi oltre 50.000 euro.

Sono state aumentate le detrazioni per i redditi di lavoro dipendente medio-bassi, che passano da 1.880 a 1.955 euro. 

Viene introdotto un nuovo meccanismo per la riduzione del c.d. “cuneo fiscale” dei lavoratori dipendenti ai quali verrà riconosciuto un bonus o un’ulteriore detrazione a seconda del reddito.

Sono inoltre apportate modifiche alle detrazioni per carichi di famiglia con abolizione di quelle per figli non disabili con più di 30 anni.

Ulteriori interventi riguardano la rimodulazione delle detrazioni per oneri con riferimento a persone fisiche percettori di redditi complessivamente superiori ad € 75.000,00. In sostanza, per le persone fisiche che superino tale limite di reddito, la detrazione di alcune spese viene ridotta in base al reddito complessivo e alla presenza di figli a carico, con l’obiettivo di favorire i redditi bassi e le famiglie.



Interventi di recupero edilizio – detrazioni    Torna all’indice


Le detrazioni delle spese sul recupero del patrimonio edilizio sostenute dall’1.1.2025 sono le seguenti:

-Lavori di ristrutturazione

-La percentuale di detrazione è stata modificata ed è differenziata fra l’abitazione principale e le altre abitazioni.

-Per i proprietari che adibiscono l’unità immobiliare ad abitazione principale, la detrazione IRPEF spetta nella misura del 50% per le spese sostenute nel 2025, nel limite massimo di spesa agevolata di 96.000 euro.  

-Per tutti gli interventi eseguiti su unità immobiliari diverse dall’abitazione principale, permane il limite di € 96.000 per unità immobiliare con aliquota del 36% per le spese sostenute nel 2025. 

-Lavori di riduzione del rischio sismico e di riqualificazione energetica

In relazione a tali tipologie di intervento, è previsto che: 

-    per le abitazioni principali, si applichi l’aliquota del 50% per le spese sostenute nel 2025 e del 36% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027; 

-    per le unità immobiliari diverse dall’abitazione principale, si applichi l’aliquota del 36% per le spese sostenute nell’anno 2025 e del 30% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027.

-    Sono inoltre previsti degli specifici limiti di spesa, a seconda del tipo di intervento.


Bonus mobili – detrazione  

Tale detrazione è stata prorogata per il 2025.

Pertanto, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che rispettino i requisiti tecnici previsti e che siano destinati all’arredo “dell’immobile oggetto di ristrutturazione”, spetta una detrazione IRPEF del 50% con una spesa massima di € 5.000,00.


Rivalutazione del valore di terreni e partecipazioni   


Viene confermata ed introdotta “a regime” la possibilità di rivalutare terreni e partecipazioni posseduti al di fuori del regime d’impresa al 1° gennaio 2025. Questa misura consente di rideterminare il costo fiscale dei beni mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 18% del valore attuale dei terreni e/o delle partecipazioni.

L’operazione di rivalutazione si perfeziona con il versamento dell’imposta sostitutiva entro il 30 novembre 2025. È prevista la possibilità di rateizzare l’importo in tre rate annuali di pari importo, con un interesse annuo del 3% sulle rate successive alla prima.

Si ricorda inoltre che il valore dei beni oggetto di rivalutazione deve essere determinato tramite perizia giurata redatta da un professionista abilitato. 


Rivalutazione e tassazione delle cripto-attività   


La Legge di Bilancio introduce importanti novità per la tassazione delle cripto-attività. Per il 2025, le plusvalenze generate dalla vendita di cripto-attività saranno soggette ad un’imposta sostitutiva del 26%, eliminando la franchigia precedentemente prevista di € 2.000,00.

È inoltre prevista la possibilità di rivalutare il valore delle cripto-attività detenute al 1° gennaio 2025, con il pagamento di un’imposta sostitutiva del 18%. Questa misura consente ai contribuenti di beneficiare di tale maggior valore quale costo fiscale di acquisto ai fini della determinazione della plusvalenza in caso di cessione (si ricorda infatti che qualora il contribuente non sia in grado di dimostrare il costo di acquisto, lo stesso sarà assunto pari a zero ai fini del conteggio della plusvalenza da tassare).

Va inoltre tenuto conto che dal 2026 l’aliquota sulle plusvalenze salirà al 33%, rendendo il regime fiscale più gravoso. Pertanto, è consigliabile valutare l’opzione di rivalutazione entro il 2025.

Inoltre, in riferimento alla rivalutazione già prevista negli anni scorsi, l’Agenzia delle Entrate (circolare 30/2023), aveva precisato che potevano essere affrancate le sole cripto-attività per le quali non fossero stati violati gli obblighi di monitoraggio fiscale, ovvero la compilazione del quadro RW.

Ai fini del perfezionamento della rivalutazione, l’imposta sostitutiva deve essere versata in un’unica soluzione, entro il 30.11.2025 o, in alternativa in un massimo di tre rate annuali di pari importo, con maggiorazione di interessi del 3% sulle rate successive alla prima.



IRES premiale al 20% per utili reinvestiti   


Per incentivare la crescita e gli investimenti, è prevista un’aliquota Ires ridotta al 20% (rispetto all’aliquota ordinaria del 24%) per le imprese che rispettino tutte le condizioni sotto riportate:

1.    accantonamento a riserva di almeno l’80% dell’utile al 31/12/2024 (per le società con esercizio solare)

2.    investimento in beni 4.0 o 5.0  di un importo non inferiore a 20/mila Euro e comunque non inferiore:

o    al 30% degli utili 2024

o    al 24% degli utili 2023

  •     l’investimento deve essere fatto entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 2024 (per i soggetti solari)
  •     l’investimento può essere fatto anche in leasing

3.    incremento occupazionale senza fare accesso alla cassa integrazione.


Un decreto attuativo – di prossima emanazione – dovrà precisare le modalità di applicazione dell’agevolazione che risulta piuttosto articolata.

L’agevolazione è prevista solo per il 2025.


Assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazione in società semplice   


Sono riaperti i termini per effettuare l’assegnazione agevolata di beni immobili non strumentali ai soci e la trasformazione in società semplice delle società che gestiscono tali beni.

L’assegnazione agevolata prevede un’imposta sostitutiva dell’8% (elevata al 10,5% per le società non operative per almeno due anni). 

Le operazioni devono essere completate entro il 30 settembre 2025. Inoltre, le imposte di registro, ipotecarie e catastali saranno ridotte, incentivando il trasferimento di beni ai soci o la trasformazione societaria.


Estromissione agevolata di immobili   


Gli imprenditori individuali hanno la possibilità di estromettere immobili strumentali dal patrimonio aziendale a un costo agevolato. Questa misura prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% sulla plusvalenza derivante dall’estromissione con possibilità di calcolare la plusvalenza stessa sulla base del valore catastale in luogo del valore normale.

Per beneficiare dell’agevolazione, gli immobili devono essere posseduti al 31 ottobre 2024 e mantenuti fino al 1° gennaio 2025. Le operazioni devono essere completate entro il 31 maggio 2025 e l’imposta deve essere versata per il 60% entro il 30.11.2025 e per il 40% entro il 30.06.2026.


Tracciabilità spese di trasferta e rappresentanza    


Dal 2025 le spese di trasferta di dipendenti e titolari, nonché quelle di rappresentanza, dovranno essere pagate con strumenti tracciabili, pena la loro indeducibilità fiscale.

L’obbligo interessa sia le imprese che i professionisti, nonché i loro dipendenti.

Quali strumenti per pagare in forma tracciabile?

-    Gli strumenti ammessi, ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs. 241/1997, sono le carte di debito, di credito e prepagate, gli assegni bancari e circolari ovvero “altri sistemi di pagamento” che consentano il tracciamento del movimento finanziario;

-    È importante precisare che la norma non richiede che gli strumenti tracciabili siano intestati all’impresa, pertanto il dipendente può pagare le spese di trasferta con i propri strumenti elettronici e richiedere il rimborso come di consueto.

Le spese interessate includono:

•    Vitto e alloggio;

•    Viaggi e trasporti (inclusi taxi e noleggi con conducente);

•    Omaggi aziendali e altre spese di rappresentanza.

Per il dipendente, è previsto che i rimborsi delle spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto per le trasferte, non concorrono a formare il reddito se i pagamenti sono eseguiti con mezzi tracciabili.

L’obiettivo di questa misura è garantire maggiore trasparenza e contrastare l’utilizzo improprio delle deduzioni fiscali legate a tali tipologie di costo. 


Crediti d’imposta per investimenti 4.0 e 5.0   


Introdotto un tetto massimo di spesa per il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 del 2025, oltre all’obbligo di invio delle comunicazioni previste per la corretta fruizione del credito.

Raggiunto il tetto di spesa, l’agevolazione non potrà essere goduta. 

Il credito d’imposta per investimenti 5.0 è stato potenziato, con aliquota al 35% prevista per investimenti fino a 10 milioni di euro. 


Rifinanziamento Legge Sabatini    

Sono stati aumentati i fondi destinati alla Legge Sabatini che mira a sostenere l’acquisto di beni strumentali nuovi.


Riduzione contributi INPS per neo iscritti    


Dal 2025, per incentivare l’avvio di nuove attività, è prevista una riduzione dei contributi previdenziali per i nuovi iscritti (imprenditori, soci di società e collaboratori familiari) alle gestioni INPS. L’aliquota contributiva sarà ridotta al 50% per i primi tre anni di attività, rispetto al regime ordinario, previa comunicazione all’Inps.



Nuovi requisiti NASPI    


Viene introdotto un nuovo requisito per la fruizione della NASpI, con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dall’1.1.2025.

Per i lavoratori che, nei 12 mesi antecedenti all’evento di disoccupazione che conferisce il diritto alla fruizione della NASpI, hanno presentato dimissioni volontarie da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, sarà infatti possibile accedere al beneficio solo nel caso in cui abbiano maturato almeno 13 settimane di contribuzione con il nuovo impiego.


Obbligo PEC amministratori   


Gli amministratori di società saranno obbligati a dotarsi di un indirizzo PEC e di indicarlo al Registro delle imprese. Questo obbligo mira a semplificare le comunicazioni ufficiali con la Pubblica Amministrazione e garantire una maggiore trasparenza nei rapporti societari.

Sul tema si attendono disposizioni attuative, alle quali faranno seguito ulteriori comunicazioni.


Fringe benefit – incremento    

In riferimento ai periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, è previsto l’elevamento del limite di esenzione dei fringe benefit da € 258,23 (per ciascun periodo d’imposta) ad € 2.000 per i lavoratori con figli fiscalmente a carico e a € 1.000 per gli altri lavoratori.


Auto in uso promiscuo ai dipendenti   


Aumentata la tassazione per gli autoveicoli, motocicli e ciclomotori ad alimentazione convenzionale concessi in uso promiscuo ai dipendenti con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025.

La tassazione viene stabilita in base a costi convenzionali aggiornati annualmente e ridotti:

-    Del 50% per gli autoveicoli “convenzionali” (in precedenza era il 30%);

-    Del 90% per i veicoli a trazione esclusivamente elettrica;

-    Dell’80% per i veicoli ibridi plug-in.


Modifiche al regime forfettario   


Elevato da € 30.000 ad € 35.000 il limite di redditi di lavoro subordinato che consente l’accesso al regime forfettario IVA.

Per poter applicare il regime nel 2025 è pertanto necessario verificare di non aver superato tale limite nell’anno precedente. 


Appalti nel settore della logistica – Revere charge    


Per le prestazioni di servizi in appalto e subappalto, caratterizzate da un prevalente utilizzo di manodopera presso la sede del committente, e rese a imprese che operano nei settori di trasporto, movimentazione merci e logistica, viene prevista l’applicazione del regime di reverse charge (a seguito di apposita deroga UE). In via transitoria, in attesa dell’autorizzazione comunitaria, è prevista la facoltà di optare per il pagamento dell’IVA da parte del committente, derogando alle regole ordinarie, tramite la comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. In tal caso, l’Iva andrà versata dal committente tramite modello F24 entro il 16 del mese successivo all’emissione della fattura, senza possibilità di compensazione orizzontale. Anche per tale procedura dovranno essere rilasciati apposito modello ed istruzioni da parte dell’amministrazione finanziaria.


Organi di controllo e tetto di spesa in presenza di contributi pubblici    


Organo di controllo

A partire dal 1° gennaio 2025, gli organi di controllo, anche monocratici, di società, enti, organismi e fondazioni che ricevono contributi pubblici significativi saranno tenuti a:

-    verificare che i contributi siano utilizzati nel rispetto delle finalità per cui sono stati concessi;

-    inviare annualmente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) una relazione sulle verifiche svolte.

Il limite che definisce un contributo “significativo” sarà stabilito tramite un DPCM entro marzo 2025.

Tenuto conto del tenore letterale della norma, risulta che le società che percepiscono contributi pubblici significativi debbano dotarsi di un organo di controllo (anche monocratico), incluse le srl che, attualmente, non sono obbligate alla nomina. Tale obbligo riguarderebbe anche le srl che, pur avendo già optato per la nomina di un revisore legale, dovranno integrare un organo di controllo.

Tetto di spesa

Dalla medesima data del 1.1.2025 si applica anche alle società che abbiano percepito contributi significativi il divieto di effettuare spese per l’acquisto di beni e servizi di importo superiore al valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023. 

Le previsioni introdotte stanno suscitando un forte dibattito a causa della indeterminatezza di alcune regole e soprattutto di legittimità costituzionale in quanto determinerebbero grosse limitazioni di autonomia e libertà di iniziativa economica.


Come di consueto, i professionisti dello Studio sono a disposizione della clientela per ogni ulteriore chiarimento.

La circolare è inoltre visibile nella sezione “novità” del sito www.cmsmcommercialisti.it.